Romussi, lettera autografa firmata, 1892

Carlo Romussi (1847-1913), lettera autografa firmata, carta int. Il Secolo. Gazzetta di Milano. Giornale Politico Quotidiano. Direzione, Milano 14 gennaio 1892, 4 facciate di cui 3 scritte, cm 21.

Nella missiva il giornalista, politico e numismatico Carlo Romussi informa della pubblicazione, sul giornale Il Secolo, di un articolo sull’opera numismatica di cui il suo interlocutore è autore. Il Romussi scrive: “Era un fatto troppo bello per ometterlo. Pur troppo noi giornalisti dobbiam parlare di tante cose brutte, a cominciar dalla politica! Ed è un sollievo il poter presentare un fatto che onora l’umanità”. L’opera a cui il Romussi fa riferimento è con ottima probabilità La Numismatica di Solone Ambrosoli edita dalla Hoepli nel 1891, pertanto si può ipotizzare con ragionevolezza che il destinatario di questa lettera sia proprio l’illustre numismatico Ambrosoli. Dopo aver dato comunicazione dell’articolo, il Romussi si sofferma ampiamente sulle monete e sulle medaglie, informando il destinatario che presto sarà dato alle stampe un suo scritto di numismatica: “Come vedrà, ho cercato di dare ai lettori un’idea delle monete milanesi, alternando l’oro, l’argento, il rame, notando le monete più caratteristiche”. In tale articolo egli afferma di aver accennato “all’anno 268 per Gallieno, perché fu quel della sua morte nella nostra città, e il 313 per Costantino perché fu quello del celebre editto precursore di civiltà, della tolleranza religiosa”.

Nel complesso in ottimo stato, fatta eccezione per una piccola traccia di nastro adesivo asportato alla terza facciata, che non causa mancanze o compromette il testo. Lettera di grande interesse.

N73-2095

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Carlo Romussi (1847-1913). Nacque a Milano il 10 dicembre 1847. Fu un importante personaggio nella Milano della seconda metà del XIX secolo e nei primi anni del XX. Giornalista e scrittore fecondo, storico, storico dell'arte, umanista, numismatico, uomo politico a contatto con il mondo della cooperazione, Fabbriciere della Veneranda Fabbrica del Duomo. Fu eletto deputato al Parlamento Italiano nel collegio di Corteolona (dove succedette all’amico Cavallotti), dal 1872 al 1909 divenne collaboratore e poi direttore de Il Secolo. Tra i suoi scritti di numismatica occorre ricordare: Garibaldi nelle medaglie del Museo del Risorgimento in Milano e Le cinque giornate di Milano nelle poesie, nelle caricature, nelle medaglie del tempo. La sua ricchissima collezione di monete milanesi fu ceduta all’asta l’8 febbraio 1915 dalla ditta Rodolfo Ratto. Si spense il 7 marzo 1913.

N73-2095
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